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Il Borgo DI BRUGNELLO

Tra Medioevo e natura incontaminata

 

Posto tra Bobbio e Marsaglia, in cima a un promontorio a strapiombo sul Fiume Trebbia, sorge il minuscolo borgo medievale di Brugnello. Qui, come nel più famoso centro dove visse San Colombano, il tempo sembra essere rimasto fermo all'epoca medievale. Il tutto contornato da un paesaggio naturale di incomparabile bellezza, che rappresenta una fortissima attrazione per turisti ed escursionisti, ma anche per chi ama immergersi e rinfrescarsi nelle acque del fiume durante le afose giornate estive.

 

La Storia

 

La zona, abitata nell'antichità dai Liguri, e in seguito dai Galli e dai Romani, faceva parte dell'antico Pagus Bagienno di Bobbio, che passò dal dominio romano a quello dei Longobardi, per poi rientrare nei domini del feudo monastico di Bobbio.

 

Il piccolo borgo sorse in epoca medievale lungo la strada che collegava il mare alla Pianura Padana, seguendo il solco inciso nell'Appennino Ligure, e la sua storia rimane legata a un millennio di scambi, commerci e pellegrinaggi.

 

Originariamente si chiamava Corte Brugnatella, e il suo nome compare per la prima volta in un documento risalente al 580, nel periodo della dominazione longobarda, quando qui era attiva una Corte Reale o Villa Reale, che provvedeva ai lavori agricoli di tutto il territorio.

 

Un documento, conservato presso l'Archivio di Bobbio, dimostra che a capo della Corte era un certo Breno, un capitano del popolo dei Franchi che, ferito in battaglia, si sarebbe ritirato in questa zona della Val Trebbia. Si trattava del capostipite della famiglia Brugnatelli, che esercitò a lungo il suo dominio nella zona, e che conferì al luogo la denominazione di Corte Brenadella, poi diventata Corte Brugnatelle e, in fine, Brugnello. Furono i Brugnatelli, tra l'altro, a costruire il Castello e a provvedere alla fortificazione del borgo dopo l'Anno Mille.

 

Nel 1164, poi, il borgo insieme a terre e città dell'Alta Valtrebbia, della Val d'Aveto e della Val Staffora, passò alla famiglia Malaspina per volere di Federico Barbarossa. In particolare, nel Diploma d'investitura fu inserito il Castello, concesso per tre terzi ai Malaspina, e per un terzo lasciato ai Brugnatelli fino al 1380.

 

Nel 1361 Azzo Malaspina fu costretto a lasciare il Castello di Brugnello a Galeazzo Visconti, per poi passare a Simone de Novanton, detto “Lo Scudiero Verde”, poi alla famiglia Porro, per poi tornare ai Brugnatelli. Dal 1436, tuttavia, il centro entrò a far parte dei feudi dei Dal Verme.

 

Il borgo cominciò a spopolarsi nel 1930, in seguito allo spostamento della sede parrocchiale del Comune alla vicina Marsaglia e, solo in empi recenti, si è assistito al suo recupero.

 

Visita al Borgo

 

Il Borgo di Brugnello sorge a 464 metri d'altezza, su uno sperone che si protende in modo spettacolare sul sottostante canyon scavato nei millenni da fiume Trebbia. Il piccolo centro, che comprende una manciata di abitazioni, una chiesa, un hotel e un ristorante, è abitato solo da 11 persone, in particolare da artisti: sono gli artisti, infatti, ad aver contribuito attivamente al recupero e al restauro delle case delle strade di Brugnello.

 

Tutte le case di Brugello sono costruite in pietra, e molte di esse poggiano direttamente sulla roccia, conservando intatto tutto il loro antico fascino grazia anche a un importante lavoro di restauro. Gli edifici del borgo, inoltre, sono caratterizzati da persiane di legno intagliato, mentre i vicoletti sono decorati con pietre posizionate in modo da formare motivi floreali. E con le stesse pietre di recupero, sono state costruite sedie e panchine messe a disposizione degli abitanti e dei turisti per stare comodamente seduti all'ara aperta e godere delle giornate di sole.

 

La Chiesa di Cosma e Damiano, che risale all' XI secolo, sorge nella parte più alta del Borgo, ed è circondata da una terrazza che si affaccia direttamente sulle anse del fiume Trebbia, offrendo un panorama davvero mozzafiato. Fu costruita su una parte delle rovine del castello, probabilmente in origine come una semplice cappella annessa al castello. Nel corso dei secoli fu più volte restaurata, e oggi conserva una facciata barocca dipinta, mentre tutto il resto dell'edificio è rimasto in pietra.

 

Le prime notizie certe su questo edificio risalgono a 1369, quando risulta essere stata dedicata ai S.S. Cosma e Damiano. Nel 1736, al suo interno, la famiglia Ghigliani fece costruire una propria cappella intitolata a Maria Immacolata.

 

Il Castello fu costruito dalla famiglia Brugnatelli dopo l'anno Mille, ma oggi dell'edificio, che un tempo doveva difendere efficacemente il boro anche grazie alla sua posizione sopraelevata, non rimane che qualche resto, ancora visibile davanti al Palazzo Brugnatelli.

 

Escursioni a piedi

 

Brugnello è anche il punto da cui partono le escursioni a piedi lungo i sentieri che lo circondano. I percorsi vanno da un minimo di 5 a un massimo di 20 chilometri, e sono caratterizzati da differenti livelli di difficoltà. Un'attività consigliata anche per smaltire un tipico pranzo piacentino, le cui colonne portanti sono rappresentate da gnocco fritto e salumi, tortelli e un bicchiere di Bonarda.

 

Uno dei percorsi di maggiore attrattiva è il cosiddetto “Anello di Brugnello”, che attraversa antiche frazioni e consente di ammirare al meglio la natura e le anse del fiume Trebbia.

 

Il canyon e la spiaggia

 

Brugnello è anche sinonimo di bagno al fiume. Il Trebbia, infatti, si apre ai piedi del piccolo centro con una bianca spiaggia chiamata “La Chiesetta”. Una vera e propria oasi di pace, immersa nella natura incontaminata e protetta dal canyon, in cui immergersi nelle acque cristalline il cui colore ricorda il celeste caraibico e il verde smeraldo.  Il luogo ideale, dunque, dove fare il bagno, sfuggire alla calura estiva e fare un pic nic.

 

Il canyon è il frutto del lavoro di erosione e di scavo che il Trebbia ha compiuto nel tempo, incidendo profondamente il suolo, e mettendo a nudo i fianchi della valle che attraversa. Un aspetto visibile lungo tutto il suo corso, soprattutto tra Marsaglia e Bobbio. Nei dintorni di Brugnello gli effetti del lavorio del Trebbia raggiungono il grado più stupefacente: versanti ripidi e a strapiombo, con le acque del fiume che scorrono incassate in sinuosi e ampi meandri.

 

Oltre alla spiaggia della Chiesetta, si segnala anche, a pochi chilometri di distanza, la Spiaggia delle Anse di Brugnello. Comunque, lungo tutto questo tratto del Trebbia si susseguono spiagge fluviali di indiscutibile attrattiva.

 

Le spettacolari gole del Trebbia di questa zona, inoltre, hanno una grande attrattiva per gli appassionati di canoa e kayak, e per i praticanti di rafting e torrentismo.

 

Brugnello, insieme a Marsaglia e numerose altre frazioni, fa parte del Comune di Corte Brugnatella (Curt ad Bergnèll in dialetto bobbiese). Ma vi sono anche altri paesi degni di nota. Confiente, che fu una delle antiche celle monastiche della zona, deve il suo nome al latino “Ad Confluentiam”, sorgendo infatti nel punto in cui il torrente Aveto si unisce al fiume Trebbia. Qui è stata recentemente scoperta una salina risalente al 1200. Lago, che appartenne al Monastero di San Colombano, conserva le rovine di un antico castello costruito dai Malaspina. Carana, cella monastica di proprietà del Monastero di San Colombano, risale al X secolo. Poggio-Villeri conserva antiche abitazioni collegate tra loro, una casa-torre munita di sedili per le sentinelle, e un piccolo Oratorio risalente al XVII secolo dedicato a San Carlo. Montarsolo sorge a quota 710 metri sul livello del mare, sula riva sinistra del Trebbia. Pieve, con la Chiesa Parrochiale di San Giacomo e il Santuario di Nostra Signora, risalente al IX secolo. Ozzola, con l'antica chiesa parrocchiale di Sant’Antonino, costruita nel '400 sui resti di una chiesetta antichissima con i resti di un castelletto. E, infine, Marsaglia, capoluogo del Comune e sede del Municipio.

 

Come arrivare

 

Da Piacenza si percorre la Strada Statale 45 fino a Marsaglia, poi si prende la strada a destra, tortuosa ma asfaltata, dopo aver attraversato il ponte sul Trebbia, in direzione di Brugnello. Da Milano, invece, si percorre l'Autostrada del Sole – A1, uscendo poi a Piacenza Sud.

 

Una volta giunti a destinazione, tuttavia, bisogna tenere presente che lo spazio adibito a parcheggio è molto limitato, potendo garantire non più di 20 posti auto.

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